sabato 31 maggio 2008

Winter Raid

Winter Raid

E la mattina del 22 Dicembre 2007, come sempre mi alzo di buon'ora e mi preparo una buona colazione in casa al caldo, gia al caldo e alla comodita' fuori la giornata e bella ma fa freddo, -2 Gradi.Mi vesto, prendo la mia inseparabile borsa da serbatoio apro il garage e tiro fuori la moto, mi aspetta un nuovo viaggio in pieno inverno.L'abbigliamento che ho adottato e il classico in goretex con inbottiture invernali, per ripararmi i piedi e le gambe del freddo ho messo un coprigambe imbottito della tucano studiato a posta per il modello del mio suzuki v-strom 650, mentre per riparare le mani ho usato delle classiche moffole.Accendo il mio bicilindrico e imbocco l'autostrada in direzione Ancona dove prendero' il traghetto per imbarcarmi in Grecia e da li la lenta risalita dei Balcani in moto.....Arrivo nel Porto e vado subito a prendere il biglietto senza prendere la cabina, dormiro' sul ponte o meglio dentro a un corridoio della nave cosi' il prezzo del biglietto si ridurra' di parecchio.La ragazza che sta' dietro la biglietteria mi dice che se prenoto subito andata e ritorno avro' un'ulteriore sconto del biglietto ma quando gli spiego che ho intenzione di rientrare in Italia via terra, mi guarda inizialmente con aria stranita, brevemente gli spiego cosa intendo fare e con un bellissimo sorriso e due occhietti maliziosi mi augura buona fortuna, e di fornuna ne avro' proprio bisogno...Alle 16 circa mi imbarco, fisso bene la moto con i ganci della nave, (ormai sono esperto l'ho fatto tante volte) e lentamente il traghetto parte, una buona cenetta seguita da un buon sigaro toscano e pochi turisti, la maggior parte della gente sulla nave e' per lo piu' frequentata da camionisti in questo periodo dell'anno.La mattina sbarco e davanti a me si presenta una bellissima giornata di sole, la temperatura e +3 gradi, bene il morale e alto sono ben riposato anche se ho dormito in un'angolo di un corridoio della nave sotto ad un sacco a pelo ho dormito profondamente, per fortuna anni di viaggi in ogni situazione mi ha abituato a dormire senza grossi problemi dove capita, mentre ho notato che la maggior parte della gente che per anni e' rimasta abituata a dormire sempre comodamente nel letto di casa quando si sono trovati in situazioni diverse hanno trovato grosse difficolta' nel dormire durante i viaggi.





Arrivo a Kalpaki a 30 chilometri dal confine Albanese,rispetto a qualche anno fa le strade sono ottime e ben pulite, mi gusto i bei panorami che regalano le montagne della grecia, proseguo fino a circa 12 km dal confine quando vedo una colonna di macchine ferme, visto che ormai sono le feste di natale credo sia tutta gente che torni in patria per trovare i parenti, ad ogni modo sono in moto e questo per fortuna non mi crea problemi, da un lato lentamente sorpasso il lunghissimo serpentone di macchine e in in men che non si dice mi trovo davanti al confine.Non impiego molto a sbrigare le formalita' doganali, in neanche 20 minuti sono entrato in Albania.




Davanti a me trovo una una grande vallata, credetemi complice anche la bella giornata di sole il paesaggio e' molto bello, per fortuna la temperatura restera' invariata di sette-nove gradi sopra lo zero.Prendo una strada che costeggia il mare sopra a delle montagne, a parte le strade che sono ridotte in condizioni pessime, il paesaggio e' spettacolare, un mare stupendo, rocce di colori e forme diverse tutto era perfetto,



quando all'improvviso durante una preve sosta per scattare qualche foto, si affianca una macchina, dove dentro ci sono tre persone due d'avanti e uno dietro, uno di loro abbassa il finestrino e mi chiede se ho dei problemi, io lo guardo e vedo un ragazzo con una faccia da galera e uno sguardo cattivo come pochi, non capisco il senso della sua domanda, lui mi risponde in un perfetto italiano " perche' ci hai sorpassati e subito dopo ti sei fermato? Hai qualche problema con noi per caso?" Mentre diceva queste parole ho notato un fucile nel sedile posteriore dell'auto e dio sa cos'altro portano che non vedo.Gli rispondo " no nessun problema ragazzi, mi sono semplicemente fermato per scattare una foto, in questo punto il paesaggio molto bello" detto queste mie parole resta leggermente confuso da come mi guarda, forse (penso io) non conosce il mondo del viaggio in moto, ci pensa un'attimo e mi risponde " va bene allora scatta pure le tue foto, sei fortunato adesso non ho tempo perche' devo adare, ma non fermarti troppo in queste strade isolate possono essere molto pericolose", fa un cenno con il braccio all'autista dicendo di proseguire, noto anche che la macchina e sprovvista di targa...Non me lo faccio ripetere due volte, accendo la moto in un lampo li risorpasso e senza fermarmi arrivo in serata a Vlore dove Trovo un'hotel in riva al mare e con pochi spicci mi rilasso con un'ottima cena a base di pesce.



La sera parlo con molte persone, dove mi spiegano i loro problemi politici e economici, due ragazzi mi chiedono in quale hotel alloggio,ma mentiro' dicendo che non ricordo il nome, insistono per offrirmi la colazione la mattina dandomi un appuntamento ma io ribadisco che devo partire e fare molta strada e rifiutare l'offerta, daltronde sono solo e non posso fidarmi della gente.Il viaggio prosegue, attraverso le strade del nord dell'Albania, purtroppo devo dire che il paesaggio a differenza del sud e triste e desolante, noto una poverta' disarmante e per di piu' le strade quando entro nelle citta' sono pericolose, causa di mancanza di semafori e segnaletiche, piu' volte mi trovo circondato da macchine che girano ovunque, il caos regna sovrano e i poliziotti che sono negli incroci, piu' che dirigere il traffico mi sembra il traffico che dirige loro.






Arrivato al confine con Montenegro si presenta un problema, l'impianto elettrico della moto e' impazzito, ogni tanto il quadro si accende e spegne mentre le luci e le frecce si accendono dove gli pare a loro .Cristo e un bel casino, per fortuna il motore continua a girare regolarmente, pero' la preoccupazione sale alle stelle.Arrivo alla dogana dei Montenegro e presento i documenti per le solite formalita' ai doganieri, quando uno di loro con tono cattivissimo mi risponde "manca il foglio di assicurazione" gli rispondo che ne sono sprovvisto, non faccio in tempo a finire la frase che mi dice " gira la moto e torna in dietro, niente foglio niente entrata!!" a questo punto inizio ad incazzarmi pure io, gia il problema alla moto, per di piu' sto' burino," ma scusa(dico io) dammi sto foglio qui in dogana" lui risponde con tono sbigottito e interrogativo " si io te lo posso fare ma c'e' un problema ti costa dieci euro" dopo una risposta simile mi vien voglia di divorarlo, ma cerco di restare calmo e gli dico " non ci sono problemi tu dammi il foglio compilato e io ti pago".Entro in montenegro, un po' amareggiato per la moto e ancora incazzato per quel doganiere rompipalle, nonostante tutto mi godo un paesaggio veramente molto bello, devo dire che Montenegro e paesaggisticamente parlando una favola, le strade sono fantastiche e mi diverto pure a fare qualche piega ma senza esagerare, ci sono molti poliziotti.




La sera verso le 17 entro in Bosnia e mi fermo in un piccolo hotel a Trebinje, l'idea di fare la deviazione a Sarajevo la salto, ho la moto che non funziona bene e non voglio sfidare la fortuna piu' di tanto, anche le temperature si stanno abbassando man mano che proseguo verso nord per di piu' ho visto il meteo in un bar dove si sta' avvicinando una grossa perturbazione nei balcani con forti nevicate quindi decido di andare avanti con il mio programma.La mattina parto in compagnia di una forte pioggia, niente male e il giorno di natale e piove a dirotto nonostante tutto il morale e' alto la moto per fortuna si e' accesa quindi posso proseguire.Entro in Croazia e proseguo fino Split sotto un diluvio d'acqua, per fortuna smette e si apre una bellissima giornata di sole, l'impianto elettrico continua a fare capricci ma il motore gira che e' uno spettacolo, lascio la statale e entro in autostrada, mi fermo in un autogril per un rifornimento e un panino, continuo a leggere molti sms di amici che mi fanno gli auguri di natale e di Buona strada, forse potra' contare poco ma questi sms mi danno un grosso aiuto morale.La marcia in autostrada e lenta e regolare, sono le tre del pomeriggio, un sole fantastico, assenza di vento e l'autostrada e deserta, solo io la moto la strada e chilometri e chilometri di praterie deserte, il tutto condito con una temperatura gradevole di +10 gradi, mi sembra di vivere un sogno. Poi nei pressi di Posedarje l'autostrada inizia a salire su un passo e improvvisamente il sogno si interrompe da forti raffiche di vento laterali, dove una addirittura rischia di schiantarmi contro il lato di una montagna.Rallento e il mio volto non e piu' sereno e rilassato, ma serio e preoccupato, cazzo queste raffiche di vento sono pericolose, decido di avanzare ad una andatura di 50 km orari di piu' non vado, noto un paesaggio spettacolare visto dall'alto, merita una foto ma non posso fermarmi in questa zona le raffiche di vento sono troppo forti rischio seriamente di finire per terra devo mio malgrado proseguire.Finalmente dopo venti interminabili chilometri di raffiche di vento e andature ridotte entro in una galleria e tiro un sospiro di solievo, ma durera' poco perche con mia grande sorpresa appena uscito dalla galleria il paesaggio cambia radicalmente, la temperatura si abbassa a meno 5 gradi il cielo e ricoperto di nuvole il paesaggio e ricoperto di neve, un tipico paesaggio da Elefantentreffen.Mi fermo per un breve filmato e un paio di foto, ma lascio subito la tecnologia per rimettermi i guanti, fa veramente freddo e restare a mani scoperte senza guanti rischio il congelamento.Proseguo lungo un paesaggio desolato grigio e innevato, sono profondamente colpito dal come in pochi km ho trovato questo cambiamento improvviso di clima, lungo l'autostrada noto pericolosi tratti ghiacciati, per fortuna girano molti camion spargi sale dove limitera' il problema del ghiaccio.




Ormai e quasi buio, sono le 16,30 il problema dei viaggi in inverno sono le giornate corte, finche' e giorno va bene ci duri anche ma viaggiare di notte e impensabile, o per lo meno e fortemente sconsigliato.Decido di proseguire ugualmente, voglio arrivare a Rijeka a Nord della Croazia, l'impianto elettrico della moto ogni tanto fa dei capricci, ormai e buio sono solo e avvolto nella morsa del ghiaccio, i piedi non li sento e le mani mi fanno un male cane sempre causato dal freddo, il corpo inizia a tremare, la temperatura e' arrivata a meno 9 e viaggio ad una media dei 120 km orari.Ma la mia costanza e premiata, finalmente esco dall'autostrada e entro a Rjeka, mi fermo in un distributore per far benzina e mi rilasso un'attimo fumandomi un buon toscano, oggi e' stata una giornata lunga e intensa.Contento, trovo un buon hotel dove finalmente mi faccio una doccia calda e dopo 30 minuti riesco a trovare di nuovo sensibilita' ai piedi mezzi congelati, entro in un ristorante di lusso e ordino un'abbondante cena a base di pesce e sorseggio un'ottimo vino, non bado spese e mi tratto da signore, oggi me lo sono proprio meritato. Con la pancia piena e le guance rosse mi incammino in camera, punto la sveglia, mi sdraio nel letto e crollo in un sonno profondo.Riparto la mattina sotto un sole splendido, la temperatura e bassa, meno 5 ma non mi preoccupo, oggi voglio arrivare a Tarvisio dove mi aspettano i miei amici.A parte il solito impianto elettrico che continua a stressarmi la marcia continua regolare quando sento dei rumori strani e sospetti alla catena, cristo dico io che cavolo c'e' adesso!!!!Controllo e vedo che ormai la catena della moto e alla frutta, il deserto della Mauritania l'ha massacrata e questo viaggio le ha dato il colpo di grazia.Bene canena rovinata impianto elettrico difettoso che faccio? Che domande si va avanti!Entro in Slovenia, da poco hanno aperto le frontiere e finalmente passo senza burocrazia inutile, e poco dopo finalmente entro in Italia.Proseguo nonostante i problemi, questa moto e un vero miracolo e dopo due ore leggo il cartello Tarvisio, con mia grande gioia urlo dentro al casco: "Sii!!! Tarvisio!!!! C'e' lho fatta!! nonostante tutto ci sono riuscito!!"



Sono al settimo cielo, la temperatura e meno otto gradi fa un freddo boia e raggiungo l'hotel dove alloggiano i miei amici e compiaciuto ai lati della strada vedo i campi da sci e assenza di motociclisti, ridendo come un matto dico " ma chi e' quel pazzo che va in moto a Tarvisio con questi freddi..."Per giorni parcheggio la moto nel garage dell'hotel dove mi gustero' paesaggi innevati e giornate fantastiche ma non in moto ma con un paio di sci sulle piste austriache.





Poi il rientro a Ferrara dove alla mia fedele le aspettera' un super tagliando per rimetterla a nuovo, se la merita proprio la mia moto e' una vera guerriera.

Giorgio Pelati

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