sabato 2 dicembre 2006

Capo Nord 2004

15/07/04
Giorno di san bonaventura partenza ore 4 destinazione Capo Nord.
Mi sveglio alle 3 del mattino ancora sconvolto,(reduce da una festa) con calma infilo giacca pantaloni e stivali tecnici dainese, ancora non credo che quel motociclista che sta' per affrontare un viaggio impegnativo di oltre 10.000 km sia proprio io, dunque pensiamo.... la moto e' tagliandata a puntino nonostante la mia vecchia yamaha fj 1200 abbia oltre
15 anni sul sellino ho fiducia in lei, se l'anno prima il motore ha retto bene il caldo afoso della turchia non penso abbia problemi al polo nord.
Apro il garage ed eccola, caricata all'inverosimile credo di avvicinarmi come peso sui 500 kg circa e' mostruosa, impressionante penso che non sara' una vacanza tanto rilassante.
Un saluto ai miei cari e via cara vecchia Ferrara ti saluto, transpolesana, autostrada del brennero, austria e imbocco l'autostrada a7 in Germania che mi condurra' ad Hannover (da Ferrara sono 1200 km) prima tappa del viaggio dove mi attende il mio vecchio (si fa per dire ha 25 anni) compagno di viaggio Fabio .
Il viaggio procede regolare, nelle veloci autostrade tedesche riesco a mantenere nonostante il carico esagerato una media dei 160 km orari, verso le 5 del pomeriggio arrivo a destinazione, noto subito con piacere la cordialita'che hanno i tedeschi nei confronti dei motociclisti, appuntamento in un area di servizio e dopo un po' eccolo arrivare con il suo kavasaki gpz 500 del 92 moto vecchia ma affidabile.
Credo che per oltre 20 giorni sara' l'ultima sera che dormiro' in un letto visto che il viaggio abbiamo deciso di affrontarlo in tenda.




Sosta nelle lunghe autostrade tedesche



16/07/o4
Hannover Germania - Soro Danimarca Km 570.



Partiamo da hannover verso le 8 del mattino con una pioggia esagerata, per fortuna smettera' un centinaio di km dopo.
Continua l'estenuante viaggio in autostrada, finalmente nel pomeriggio entriamo in Danimarca dove purtroppo durante una pausa in un autogril Fabio ancora sconvolto dal sonno, (reduce anche lui la sera prima da una festa) urta la sua moto facendola cadere rompendo lo specchietto destro.
Proseguiamo il viaggio e finalmente incontriamo il primo dei due mastodontici ponti in Danimarca e devo dire che fanno veramente impressione da quanto sono grandi.
Arriviamo verso le 19,30 in un campeggio a Soro, montiamo la tenda e provo per la prima volta il compressorino per gonfiare i materassini e devo dire che e' stata una scelta veramente azzeccata, visto la comodita' e velocita' . Ogni volta che uso il compressorino attira sempre un manipolo di curiosi, veniamo anche ospitati da una coppia di camperisti svedesi che ci offrono la cena, be come primo impatto del popolo del nord devo dire che non e' niente male.



Ponti in Danimarca


17/07/04
Sora Danimarca - kirkeoy Norvegia Km 680.
Partiamo alle 9, prima di continuare il nostro viaggio decidiamo di fare un salto nella capitale Copenaghen per cercare uno specchietto, per fortuna chiedendo informazioni ad un gommista scopriamo con piacere che anche lui e' un motociclista e con grande entusiasmo lo seguiamo scortandoci ad un centro di ricambi per Kavasaki montiamo lo specchietto (non e' un gran che) , il nostro gentilissimo motociclista danese ci controlla la pressione delle gomme e con una mega impennata degna di Valentino Rossi ci saluta, mentre noi pian pianino riprendiamo il viaggio.
Superiamo il secondo gigantesco ponte ed entriamo in Svezia, arrivati vicini al confine della Norvegia troviamo una lunghissima coda,penso circa 15 Km causata per dei lavori, per fortuna con le moto, nonostante l'ingombro del carico riusciamo a proseguire al lato della strada e finalmente esausti entriamo in Norvegia, trovimo un bellissimo campeggio in riva al mare verso le 10 di sera finiamo di magiare alle 11 e notiamo nonostante sia tardi faccia ancora luce.

Gentile motociclista danese


18/07/04
Kirkeoy -Roldal Km 402.
La mattina comincia degna della fama che porta la Norvegia:
pioveeeee!!!!!!!!!
Be c'era da aspettarselo, partiamo alle 9 (orario prestabilito per quasi tutte le mattine) e ci avviamo per attraversare le terre del telemark, notiamo con piacere che il pedaggio nei tunnel e nelle autostrade per le moto e' gratis.
Alle 13,30 ci fermiamo a Heddal a visitare una delle chiese in legno piu' belle e grandi della Norvegia.
In serata vicino alle montagne il cielo finalmente si apre e se dio vuole smette anche di piovere visto che abbiamo preso 10 ore di pioggia battente.
Lo scenario e' da capogiro nonostante le montagne siano alte poco piu' di 1000 metri sembra di essere a 3000, attorno a noi c'e' solo natura incontaminata, laghi e cime innevate.
Verso le 7'30 troviamo un campeggio a Roldal montiamo la tenda e finalmente ci facciamo una doccia, devo dire che i campeggi a 4 stelle in Norvegia sono attrezzatissimi hanno tutto quello che serve per il confort di una persona, complimenti.








Chiesa in legno a Heddal



19/07/04
Kirkeoy-bergen Km 309.
Prosegue il nostro viaggio sulle orme di mototurismo e finalmente incontriamo il primo fiordo il Sorfiorden, la giornata e' bellissima sole e caldo, andiamo a visitare le cascate del Voringsfoss (se passate da quelle parti fermatevi meritano), la loro altezza raggiunge i 187 metri con una vista su una vallata molto suggestiva.
Nel pomeriggio attraversiamo con il traghetto l'Eidfiorden e ci avviamo verso Bergen detta anche la capitale dei fiordi, naturalmente non poteva non farci compagnia la nuvoletta di Fantozzi.
Arriviamo in serata in un campeggio nei pressi della citta', la cosa che mi incuriosisce molto e la mania che anno i norvegesi nel ricoprire i tetti delle case con dell'erba.

Panorama sulle cascate del Voringsfoss


20/07/04
Bergen.
Giornata di visita interamente dedicata alla seconda citta' piu' importante della Norvegia e cosa incredibile con il sole, una bella fortuna.
Un consiglio, se decidete di visitare questa citta' dovete assolutamente assaggiare i panini al pesce e la vista dall'alto sulla collina raggiungibile con una funivia.

Bergen vista panoramica



21/07/04
Bergen-Lom Km 292.
Salutiamo Bergen e ci imbocchiamo lungo la E16 per avviarci a visitare il Naeroyfiorden in traghetto.
La strada si rivela fin da subito un overdose di natura:
laghi, cascate , fiumi, montagne uno spettacolo bellissimo oltre tutto accompagnati da una stupenda giornata di sole.
Alle 12 prendiamo il traghetto per l'attraversamento del fiordo che durera' 2 ore, anche qui lo spettacolo e mozzafiato la vista di questo fiordo dal traghetto e suggestiva, a farci compagnia oltre ai turisti anche stormi di bellissimi gabbiani che planano a pochi metri da noi.
Riprendiamo le nostre moto per attraversare il parco dello Jotunheimen con vista sul ghiacciaio dello juvasshytta, anche qui uno spettacolo della natura il paradiso dei motociclisti.
Arriviamo in serata verso le 19,30 in un campeggio a Lom, dei motociclisti tedeschi ci salutano con in mano l'immancabile birra.

Gita in traghetto del Naeroyfiorden


Parco dello Jotunheimen


22/07/04
Lom-Trondheim Km 494.
La giornata ci saluta con un cielo azzurro, ci avviamo per visitare il monte Dalsnibba con vista sul Geirangerfjord, proseguiamo sempre con il bel tempo sulla mitica strada dei Troll i panorami sono uno piu' bello de'altro c'e' da perdere la testa, non si sa dove guardare i posti sono mozzafiato.
Proseguiamo imboccando la strada E6 chiamata la spina dorsale della Norvegia, purtroppo l'unica cosa negativa sono i limiti di velocita'per arrivare a Trondheim, infatti abbiamo impiegato quasi due ore per percorrere 100 Km tenendo delle medie dai 70 ai 30 kM orari, roba da far perdere la pazienza anche ad un bradipo!!!!!!!
Arriviamo in serata verso le 8,30 in in bel campeggio con vista su un fiordo montiamo la tenda in un attimo (oramai stiamo diventando pratici) e buona notte.

Geiranjerfiord visto sul monte Dalsnibba



23/07/04
Trondeim-Mo i Rana Km 515.
La giornata anche oggi prosegue con il bel tempo.
Un piccolo imprevisto, alla partenza da una sosta mi distraggo e non mi accorgo che sta' passando un camper, questo per fortuna mi schiva all'ultimo momento evitando una tragedia,io sono invecchiato di almeno 5 anni Fabio che ha assistito la scena e' rimasto pietrificato, la situazione si e' risolta con un brutto spavento.
Ripresi dal trauma ripartiamo, decidiamo di prendere una strada alternativa che si rivelera' uno sterrato agibile (moto a caso), verso le due del pomeriggio di colpo il baule posteriore di Fabio si piega di colpo, niente di serio scopriamo con gioia che si erano allentate due brugole.
Proseguiamo lungo questo interminabile sterrato, siamo nel nulla circondati da laghi, montagne con le cime innevate e natura, natura, natura........
Abbiamo percorso quasi 70 Km di sterrato, guidare in condizioni estreme con una moto carica come la mia e' stata veramente dura, ma la vista di quei posti mi ha dato la forza di proseguire devo dire che ne e' valsa la pena.
Arriviamo verso le 7 di sera in un campeggio nei pressi di Mo i Rana c'e un caldo esagerato siamo costretti a montare la tenda in maglietta e' pantaloncini.
Alle 3 del mattino do' una sbirciatina fuori dalla tenda e resto colpito dal fatto che sembra giorno c'e' sempre luce.

Sterrato verso Mo i Rana



24/07/04
Mo i Rana-isole Lofoten Km 505

Siamo partiti da Mo i Rana con un caldo esagerato,piccolo imprevisto cede il terreno dove era appoggiato il cavalletto della mia moto e mi cade, per fortuna niente di grave.
Verso le 10,30 raggiungiamo il circolo polare artico,verso mezzogiorno durante un rifornimento mi distraggo e mi cade un'alra volta la moto, purtoppo con la scocciatura di uno specchietto rotto, oramai e' destino tutti gli anni e' la stessa storia, vabbe' oggi non e' giornata.
Nel pomeriggio arriviamo a Skutvik per l'imbarco alle Lofoten,facciamo conoscenza con una coppia di motociclisti italiani in sella a un BMW R1100.
Troviamo verso le dieci di sera un campeggio in riva al mare, ci rendiamo conto che questi posti non centrano niente con il resto del mondo da tanto che sono belli e particolari e noi da perfetti italiani ci facciamo subito riconoscere trasformando la lavanderia in una sala mensa, il propietario del campeggio non l'ha presa molto bene ma noi da perfetti cosa nostra lo abbiamo corrotto con un piattone di spaghetti al sugo.



25/07/04
Isole Lofoten

Giornata interamente dedicata alla visita di queste isole, abbiamo visto le immense distese di stocafisso essiccato, il paese di A (che si pronuncia O ), il museo dello stocafisso con tappa obbligata in un ristorante a gustare le lingue di merluzzo,prima del riento al campeggio abbiamo conosciuto un motociclista francese che era in giro da 20 giorni e aveva percorso in solitario 8000 Km, l'unico problema e' che aveva una voglia matta di parlare con qualcuno e ci ha attaccato una pezza incredibile non riuscivamo piu' ad andar via be comunque era una brava persona.
Nel pomeriggio decidiamo di fare la pazzia del giorno:
Il bagno in mare, sara' il bagno piu corto e tragico della nostra vita perche' lacqua e' letteralmente ghiacciata, be almeno possiamo dire di aver fatto il bagno sulle isole Lofoten, ma il destino e crudele perche subito dopo arriva un violento temporale e mentre fabio e' in doccia io sono all'interno della tendina per evitare che le fortissime folate di vento non la facciano volare via per fortuna la tempesta dura solo pochi minuti altrimenti la tendina rischava veramente di rompersi.

Isole Lofoten


26/07/04
Isole Lofoten-Nordkjosbont Km 497

Anche oggi siamo partiti con un sole e un caldo al limite dell'esagerazione, una vera foruna per trovarci oltre il circolo polare artico.
La giornata e' trascorsa tranquilla solo in serata abbiamo trovato un peggioramento del tempo ma niente di preoccupante, lunico pensiero e' quello di non vedere domani il sole di mezzanotte.
Arriviamo alle 7 di sera in un capeggio in un paese a 70 Km da Tromso, guardo la cartina e mi rendo conto che sono a circa 5000 Km di distanza da casa, non sento la mancanza , la distanza non mi spaventa e perfetto penso che in futuro non avro'grossi problemi nelle lunghe distanze e nei viaggi oltre oceano.



27/07/04
Nordkjosbont-Capo Nord Km 600

La giornata non e' delle piu' belle ci sono molti temporali ma la fortuna continua ad assisterci perche' per tutto il giorno riusciamo ad evitarli prendendo solo le code di essi con pochissima pioggia.
Durante il tragitto a 100 Km dalla rupe la strada e' impressionante una distesa infinita di prati il nulla, ci siamo fermati per vedere il panorama ma non ci sono parole ne foto ne filmati per spiegare bisogna esserci.
Ad un certo punto a 50 Km dalla meta ci siamo dovuti fermare perche siamo stati circondati da un branco di renne, erano talmente tante che hanno invaso entrambe le carreggiate, dopo poco siamo ripartiti ma con molta cautela perche fino all'entrata del tunnel che conduce nell'isola di Capo Nord c'erano renne ovunque persino all'interno delle gallerie, attenzione dunque a chi decide di fare un viaggio simile perche in Lapponia e' pieno di renne con rischi altissimi di finire addoso ad una di esse, con una macchina non deve essere una scontro piacevole figuriamoci con una moto.
Finalmente superiamo il tunnel entriamo nell'isola di Capo Nord, montiamo prima la tenda, un pasto veloce e via verso la grande rupe.
Pagato il pedaggio e superato il mega comprensorio turistico (un vero schifo),verso le 10 finalmente eccoci simo nel punto piu a nord dell'Europa (raggiungibile da terra) e forse del mondo la senzazione che provo e' molto forte, per anni o letto riviste, giornali o visto foto di centauri che erano li su qulla rupe ed io alla sera in camera a fantasticare di essere li di provare anch'io o per lo meno di percepire cosa si prova con una motocicletta ad affrontare un viaggio simile, be eccomi adesso mi sento felice appagato, o chiesto a fabio le sue impressioni e sono rimasto colpito quando mi ha detto che non ha provato niente eee vabbe' ogniuno la pensa giustamente come vuole.
La fortuna ancora piu' grande con mia gioia e la vista del sole di mezzanotte, sono al settimo cielo il massimo del massimo, l'unica cosa sgradevole sono i turisti che arrivano con i pulman bevono si ubriacano spaccano bottiglie di birra senza il minimo rispetto del luogo dove si trovano (in quel momento erano turisti Italiani), propio non se lo meritano uno spettacolo simile.
Incontriamo i due motociclisti con il BMW ci scambiamo complimenti impressioni durante il tragitto, foto di gruppo.
Alle 2 siamo ripartiti per ritirarci in tenda, durante la discesa il sole illuminava con un rosso fuoco tutta la vallata il paesaggio era irreale stranissimo (adesso esagero) cose dell'altro mondo.

Poi il giorno dopo l'inevitabile rientro passando dalla Finlandia.

Lampeggi



Sole di mezzanotte a Capo Nord